ORTO IN TERRAZZO

COME PROGETTARE E ORGANIZZARE UN ORTO IN TERRAZZO

germogli in vaso

Non siete sicuri che creare un orto nel vostro terrazzo sia una buona idea?
Ecco alcuni validi motivi:

1.Rinfresca l’aria.
Le zone dove ci sono molti condomini trattengono molto calore, aumentando la temperatura media fino a +3°C. Coltivare piante sui tetti, permette di isolare gli edifici dal calore del sole per un buon 20%.

2.Riduce l’inquinamento atmosferico.
Le piante sui terrazzi migliorano la qualità dell’aria: assorbono CO2, liberano ossigeno e trattengono gli inquinanti. Un edificio verde attutisce, anche, i rumori del traffico stradale.

3.Riduce gli spostamenti in auto.
Raccogliere ortaggi e frutta dai terrazzi, oltre a dare una grande soddisfazione, riduce gli spostamenti in auto ed, infine, ti permette di mangiare prodotti orticoli più sani e più buoni.

Adesso sarete sicuramente convinti della scelta.
Vediamo insieme quali sono i primi passi da fare per realizzare il vostro orto!

01.PROGETTAZIONE
Prima di intraprendere una coltivazione di piante, nei propri terrazzi, bisogna tener presente di alcuni punti fondamentali

  1. Zona climatica.
    Il clima dell’area geografica in cui vivi non è trascurabile. Per esempio se vivi al Sud, avrai la possibilità di coltivare piante anche a Marzo; mentre al Nord, nel mese di Marzo, non è sempre possibile coltivare tutto date le condizioni meteo ancora imprevedibili.
  2. Esposizione del terrazzo.
    Conoscere il microclima del balcone è importante perché ti permette di valutare la possibilità di germinazione, lo sviluppo e la sopravvivenza delle piante.
    Per esempio considerare l’esposizione del terrazzo è necessaria per conoscere la quantità di sole che arriva. Ogni pianta necessita infatti di più o meno esposizione solare e di temperature differenti.
  3. Quanta superficie abbiamo a disposizione?
    E’ una considerazione da tener presente, per non sovraccaricare il terrazzo. Devi far attenzione a non riempirlo di piante per poi accorgersi che quelle che ci sono veramente utili non trovano più posto.
  4. Cosa mi interessa coltivare?
    Questo punto è la conseguenza del punto sopra. Bisogna pensare di cosa, realmente, abbiamo bisogno e di cosa mi torna veramente utile.

02.ORGANIZZAZIONE

Dopo aver preso in considerazione i punti fondamentali della progettazione (zona climatica, esposizione del terrazzo, spazio a disposizione, quali piante coltivare), è allo stesso modo importante organizzare il proprio progetto. Questo ti permetterà di risparmiare del tempo, ma anche di avere dei risultati certi e realmente realizzabili.

Quanto tempo devo dedicare all’orto?
Probabilmente anche tu avrai pensato a quante ore, giorni dovrai dedicare per preparare e prenderti cura dell’orto.
In realtà, partendo da un buon progetto e una buona organizzazione non sarà così impegnativo come credi.
Per allestire un orto in terrazzo è sufficiente un fine settimana e, successivamente mezz’ora al giorno per mantenerlo in buone condizioni (annaffiare, togliere le parti secche o malate, controllare che non ci siano muffe o insetti nocivi).

Come organizzarsi?
Per progettare al meglio il tuo orto ti consigliamo di fare uno schizzo su carta.
Cosa è importante inserire?
(Non dimenticare di decidere in base al tuo spazio a disposizione)
– una zona lavoro
– area per le erbe aromatiche
– una zona per piante a cui servono sostegni (es: pomodori, fagioli, cetrioli, ecc)
– uno spazio a terra per piante basse (es: insalate, zucchine, ecc)
– qualche cassetta appesa
– un bidone per il compost (metterlo in un posto accessibile);
– una sedia, per potersi riposare e rilassarsi.

Cosa coltivare?
Come gli altri punti, anche questa, è una fase importante della progettazione e organizzazione del tuo orto.
Molto spesso l’intenzione è quella di coltivare un po’ di tutto.
Un’ ottima idea! Tuttavia per attuarla bisogna avere un po’ di esperienza e molto spazio a disposizione.
Il consiglio , per chi inizia, è di coltivare 2 o 3 piante aromatiche e 2 o 3 ortaggi.
È, inoltre, preferibile iniziare comprando già le piantine, poiché anche  la semina richiede un po’ di accortezza ad esperienza.

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